Vaccini pediatrici, utili o dannosi?
Un documento approvato dalla Camera dei Deputati - Commissione parlamentare per l'infanzia - “Indagine conoscitiva sulla copertura vaccinale in età pediatrica e sull'ospedalizzazione dei bambini affetti da malattie infettive”, al paragrafo 3.1.3, intitolato Strategie Vaccinali (http://www.camera.it/_bicamerali/leg14/infanzia/DocumentiApprovati/Vaccini/DocumentoConclusivoVaccini.htm), oltre a prevedere il risarcimento dei danni cagionati dai vaccini, recita quanto segue: “Per favorire la diffusione della conoscenza sui vantaggi per la salute dei bambini offerti dalle vaccinazioni raccomandate, alcune regioni hanno coinvolto i pediatri di famiglia, offrendo loro degli incentivi economici commisurati al raggiungimento di determinati obiettivi di copertura vaccinale. Questa scelta si è dimostrata efficace alla luce del rapido aumento delle proporzioni di nuovi nati che hanno ottenuto l’immunizzazione. Inoltre, per evitare che le classi di bambini non vaccinati in precedenza contraggano l’infezione in età successive, quando il decorso clinico della malattia è più grave, sono stati varati programmi di recupero dei non vaccinati, ad esempio con l’offerta del vaccino ai fratelli maggiori dei vaccinati. La mancata adozione di queste strategie, o di altre altrettanto efficaci, da parte di altre regioni ha determinato una situazione “a macchia di leopardo” nella copertura vaccinale relativa alle malattie prevenibili con i vaccini raccomandati.”
Ciò che segue è tratto da un bell’articolo pubblicato sul sito di Edizioni Salus.
Se sono obbligatori solo 4 vaccini perché ne vengono somministrati 6 o addirittura 7?
Nelle tabelle sottostanti sono riportati i prezzi al pubblico aggiornati a maggio 2004; assumiamo che il costo statale della spesa per i vaccini sia inferiore del 50% perché lo Stato si fa fare uno sconto dalle Ditte farmaceutiche; in realtà dati aggiornati indicano un costo per l’esavalente di 100 euro contro gli 87,80 euro che vengono fuori dai calcoli sottostanti, per cui la spesa complessiva per lo stato (ovvero i ricavi delle ditte farmaceutiche) è probabilmente più alta di quella che emerge da questo “conto della serva”.
Per la comprensione dei costi nazionali dell’intero ciclo vaccinale, ricordo anche che ogni anno in Italia nascono poco più di 540.000 bambini (dati 2011).
Tab. 9 - Vaccini pediatrici obbligatori (monovalenti e bivalenti).
Vaccino | Costo di 1 fiala (€) | Nr. fiale x ciclo | Costo/bimbo intero ciclo (€) | Costo nazionale intero ciclo (mil.€) |
---|---|---|---|---|
Antitetanico-antidifterico | 9,81 | 3 | 29,43 | 15,89 |
Antipolio Salk | 12,91 | 4 | 51,64 | 27,88 |
Antiepatite B | 19,50 | 3 | 58,50 | 31,59 |
Totale | - | 10 | 139,57 | 73,36 |
Tab. 10 - Vaccini pediatrici facoltativi.
Vaccino | Costo di 1 fiala (€) | Nr. fiale x ciclo | Costo/bimbo intero ciclo (€) | Costo nazionale intero ciclo mil.(€) |
---|---|---|---|---|
Antitetanico-antidifterico | 9,81 | 2 | 19,62 | 10,60 |
Antiepatite B | 19,50 | 1 | 19,50 | 10,53 |
Antipertosse | 20,00 | 5 | 100,00 | 54,00 |
Antimorbillo-antiparotite-antirosolia (MPR) | 29,90 | 2 | 59,80 | 32,29 |
Antiemofilo B (HIB) | 25,31 | 3 | 75,93 | 41,00 |
Antimeningococcico coniugato C (< 2 anni) | 58,50 | 3 | 175,50 | 94,77 |
Antimeningococcico polisaccaridico A+C+W+Y (> 2 anni) | 18,00 | 1-2 | 27,00 | 14,58 |
Antipneumococcico coniugato (< 2 anni) | 88,40 | 4 | 353,60 | 190,94 |
Antipneumococcico polisaccaridico (> 2 anni) | 34,70 | 1 | 34,70 | 18,74 |
Antivaricella | 82,50 | 1 | 82,50 | 44,55 |
Totale | - | 23-24 | 948,15 | 512,00 |
Tab. 11 - Vaccini pediatrico esavalente.
Vaccino | Costo di 1 fiala (€) | Nr. fiale x ciclo | Costo/bimbo intero ciclo (€) | Costo nazionale intero ciclo (mil.€) |
---|---|---|---|---|
Antidifterite-tetano-epatite-polio-emofilo-pertossico | 87,80 | 4 | 351,20 | 189,65 |
Totale | - | 4 | 351,20 | 189,65 |
Come si vede, il vaccino esavalente, rispetto ai 4 vaccini obbligatori tradizionali, permette un guadagno complessivo di circa 115 milioni di euro.
Tab. 12 - Costo dei 6 vaccini pediatrici se venissero somministrati separatamente.
Vaccino | Nr. fiale x ciclo | Costo/bimbo intero ciclo (€) | Costo nazionale intero ciclo (mil.€) |
---|---|---|---|
Antidifterite-tetano-epatite-polio-emofi-lo-pertossico | 18 | 295,50 | 159,57 |
Totale | 18 | 295,50 | 159,57 |
Faccio osservare che l’esavalente fa sicuramente risparmiare al bambino qualche iniezione (esattamente 6 nell’intero ciclo vaccinale), ma sottolineo pure che la differenza di prezzo è a tutto vantaggio dell’industria farmaceutica e che c’è un doppio guadagno economico:
La Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi, a seguito del pregresso esposto di dicembre 2011. In Italia – spiega l’associazione – i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4 – antiepatite virale B. A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori” [l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) – la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…] Tuttavia nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia Pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b. Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori! Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini [siano essi in unica formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta vaccinale], come ovviamente accade a maggior ragione con la somministrazione dell’esavalente, può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario. Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge. La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno (in linea con l’ipotesi di cui al precedente prgf). Il Codacons, che ha illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati nelle ASL Italia.
A giugno 2014 con un clamoroso provvedimento il Tribunale di Torino ha deciso di vederci chiaro sulla questione dei vaccini pediatrici somministrati nel nostro paese. La Procura di Torino chiedeva l’archiviazione dell’esposto Codacons, ma il Gip del Tribunale, dott. Gianni Macchioni, accogliendo l’opposizione dell’associazione, ha ribaltato le carte ordinando al PM di proseguire le indagini. Si legge nel provvedimento del Gip: “Gli accertamenti disposti dal P.M. rispondono direttamente ad un solo quesito, dando conto in termini esaustivi del fatto che la vicenda non abbia comportato un pericolo per la salute pubblica… la CT offre una risposta indiretta ed incompleta, limitandosi a spiegare che le vaccinazioni di massa producono un doppio beneficio, preservando dalla malattia coloro i quali vengono vaccinati e dando altresì luogo ad una drastica riduzione delle concrete possibilità di diffusione del morbo. Una argomentazione degna della massima considerazione anche e soprattutto nell’ambito delle funzioni di prevenzione devolute al SSN ma che non pare esaustiva, sia perché richiede di essere coordinata con la differente disciplina vigente, che distingue tra vaccini obbligatori e non, sia perché non spiega la scelta dei vaccini da associare a quelli obbligatori. D’altra parte, come condivisibilmente rileva il Codacons, occorre accertare se davvero sia in atto la prassi dallo stesso ente denunciata e se essa, nella misura in cui appare contrastare, in concreto, col diritto costituzionalmente garantito alla scelta delle cure, sia frutto di determinazioni da parte dell’autorità preposta impropriamente sensibili nei confronti di interessi privati”. Il Tribunale di Torino ha quindi rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal PM; ora la Procura avrà 6 mesi di tempo per rispondere ai quesiti posti dal Gip e dal Codacons.