Ho ricevuto una e-mail dagli amici Cinzia e Roberto, il cui contentuo di seguito illustrato merita un capitolo a sè stante, sia perchè personalmente non sono ferrato sul tema e quindi mi auguro che dandogli la giusta visibilità venga sviluppato da persone che abbiano conoscenza diretta del fenomeno, sia perchè mi rendo conto essere una malattia sempre più diffusa, in maniera oserei dire allarmante. Per intenderci, se fossi il ministro della Salute, aprirei delle serie indagini conoscitive.. ma mi pare una pia illusione pensare che ciò possa avvenire.

Cito testualmente dalla mail degli amici:

“prima che nascesse il ns primogenito, abbiamo iniziato ad informarci per capire se potevamo, in qualche maniera, evitare che la celiachia si “trasmettesse” ai ns figli.

La celiachia è una intolleranza alimentare al glutine, sostanza presente in tantissimi cereali (grano, farro, miglio, orzo, grano saraceno, ecc.) ed è una “malattia moderna”, di cui non se ne sa ancora molto, tantè che a volte è stata messa in relazione ad un particolare virus (rotavirus), altre volte in relazione all'ereditarietà, o altre ancora, in relazione ad un ambiente troppo sano , protetto e igienizzato. In realtà, tutti i pediatri (alcuni all'interno delle Asl, altri come privati specialisti), ci hanno confermato una netta correlazione tra vaccinazioni e celiachia (in generale con tutte le intolleranze alimentari, allergie e dermatiti), dovuta ad una “errata” reazione del sistema immunitario infantile nei riguardi delle sostanze contenute nei vaccini (mercurio, alluminio); da qui è partita la ns. ricerca, sempre più approfondita , in materia di vaccinazioni e abbiamo scoperto mille altri motivi per non vaccinare i ns figli ( la celiachia non sarebbe stata la peggiore delle controindicazioni e delle reazioni avverse!!!!).

Sotto la guida dell'Associazione COMILVA, abbiamo chiesto più volte alla Ausl di fare degli esami preventivi ai nostri figli per evitare che la reazione dei loro sistemi immunitari slatentizzasse (scatenasse) la celiachia, dato che potevano avere una certa predisposizione ereditata dal loro padre; ovviamente non ci è stato possibile fare nessun accertamento preventivo, e il responsabile pediatria della Ausl (con cui abbiamo avuto 2 piacevoli colloqui), ci ha perfino detto che la celiachia non è neppure una malattia e che quindi i nostri timori erano del tutto infondati!!!! Facendola breve, in tribunale, dal giudice di pace, noi abbiamo vinto la causa per il nostro primogenito, per il secondo genito non abbiamo avuto bisogno di arrivare in tribunale e (cosa più importante) i nostri figli non sono celiaci e, in base a due semplici esami sanguigni, non lo saranno mai! Sarà solo fortuna?!

Con questa testimonianza, vogliamo solo consigliare, nel dubbio e nel timore, di aspettare, di rimandare, e di decidere se fare o meno le vaccinazioni in modo sereno e non sotto la minaccia della paura.”

Segnaliamo il test sviluppato dall'Ospedale Gaslini di Genova per la diagnosi precoce che permette di prevedere l’insorgenza della malattia. Per maggiori info clicca qui.